Condizioni di efficienza nell'economia
Lo studio si propone innanzitutto di presentare una nuova concezione della teoria della “distribuzione ottima delle risorse” e, in secondo luogo, di fare alcune considerazioni sul significato e sulle applicazioni pratiche della teoria dell'efficienza.
La nuova impostazione si fonda su due concetti: il concetto della economia di mercato e il concetto del surplus distribuibile. Si può, in primo luogo, dimostrare che qualsiasi situazione di massima efficienza è una situazione di equilibrio di una economia di mercato e che qualsiasi situazione di equilibrio di una economia di mercato è una situazione di massima efficienza e, in secondo luogo, che il funzionamento di una economia di mercato porta ad una situazione di equilibrio stabile e che tale situazione è di massima efficienza.
Posto come punto di partenza il concetto naturale di economia di mercato, la dimostrazione dei due teoremi fondamentali dell'equivalenza e della evoluzione dinamica verso l'equilibrio stabile è facile e suscettibile della più ampia generalizzazione.
Si può infatti applicare al caso in cui le variazioni nelle quantità considerate sono supposte continue o discontinue; al caso in cui le f unzioni implicate sono differenziabili o meno; al caso in cui si ottenga o meno la convessità locale o generale dei campi di scelta e delle serie di produzione.
Il fulcro dell'economia di mercato è costituito dal principio secondo il quale qualsiasi eccedenza disponibile viene divisa fra gli operatori interessati. Si tratta di una regola di efficienza, in quanto lo scopo è di fornire un potente incentivo al fine di portare speditamente l'economia verso una situazione di massima efficienza, ma il suo contenuto etico può essere posto in discussione: è ovvio che l'accettazione di tale regola può condurre a situazioni di massima efficienza che, applicando taluni criteri etici, possono essere considerate indesiderabili.
La teoria della massima efficienza consente di determinare: a) le condizioni che devono essere soddisfatte affinché l'efficienza di qualsiasi situazione dell'economia sia massima, e b) un sistema di regole la cui applicazione conduca ad una situazione di massima efficienza. Alla concorrenza spetta il compito di permettere a tutti gli operatori di dividersi i profitti corrispondenti alle eccedenze disponibili.
Nell'articolo vengono approfondite le questioni su efficienza ed etica, sul principio di un sistema unico dei prezzi e della parità di trattamento, sul ruolo della decentralizzazione, sull'optimum collettivo, sulle economie a pianificazione centralizzata, sulla pianificazione istituzionale, sulle economie capitaliste e collettiviste, sulla distribuzione dei redditi, sul concetto di economia di mercato, sullo scopo e sul significato della teoria della massima efficienza.