Francesco Giavazzi e Giuseppe Bono
MOTIVAZIONI PREMIO “ECONOMIA INTERNAZIONALE” A FRANCESCO GIAVAZZI
Il premio "Economia Internazionale” 2019 è attribuito al professor Francesco Giavazzi per il suo contributo alla teoria macroeconomica, con particolare riferimento agli sviluppi di economia aperta al commercio internazionale, e per le sue analisi sistematiche e puntuali dei problemi dell’economia italiana ed europea.
Il professor Giavazzi è ordinario di economica politica presso l’università Bocconi di Milano e research fellow presso il National Bureau of Economic Research e presso il Centre for Economic Policy Research, nell’ambito dei quali ha fornito contributi di altissima rilevanza a livello internazionale. Giavazzi è altresí autore di libri di testo di macroeconomia adottati nelle università di quasi tutti i Paesi del mondo sviluppato.
Ha insegnato econometria, economia matematica ed economia politica in diverse università straniere ed italiane, è stato co-editor della European Economic Review, visiting professor in alcune tra le principali università del mondo, consulente della Federal Reserve Bank of New York e consulente per la spending review per il Governo italiano.
Può essere opportuno fare qui riferimento all’ultimo volume in ordine di tempo (gennaio 2019) di cui è co-autore Francesco Giavazzi, dal titolo "Austerità, quando funziona e quando no". In estrema sintesi la tesi del libro è che le misure di austerità possono quasi sempre ricondursi ad aumenti di imposte che finiscono spesso con ampliare la recessione oppure a contenimento della spesa pubblica che riducendo le spese improduttive ha un effetto espansivo sull’intero sistema economico con una riduzione del rapporto tra debito pubblico e PIL. Nel libro sono riportati molti casi di austerità che si inquadrano in questa seconda categoria e che si sono realizzati in Canada, Belgio, Regno Unito, Irlanda e Portogallo dopo la crisi del 2008. Importanti sono in questi casi le politiche di accompagnamento, soprattutto quelle dirette alla liberalizzazione dei mercati. Tuttavia gli autori argomentano come in realtà risulta fortissima per la classe politica la tentazione di non procedere in questa direzione scaricando semplicemente i crescenti oneri del debito pubblico sulle generazioni future .
Al di fuori dell’area più strettamente accademica è il caso di segnalare qui due altre recenti opere di cui è co-autore Francesco Giavazzi "I signori del tempo" e "Corruzione delle leggi", che insieme costituiscono un po’ la chiave di volta per individuare la fonte dei drammi dell’economia del nostro paese. È un grande onore per l‘Istituto di Economia Internazionale attribuire, per il 2019, i premi Economia Internazionale e Famiglia Manzitti ad uno studioso che ha fornito contributi di estrema rilevanza sia alla teoria macroeconomica sia all’analisi dei gravi problemi emergenti nell’economia italiana ed europea.
MOTIVAZIONI PREMIO “FRANCESCO MANZITTI” A GIUSEPPE BONO
Il premio "Francesco Manzitti” 2019 è attribuito al dottor Giuseppe Bono per la capacità di rilancio del settore della cantieristica navale conseguito, nonostante la crisi, attraverso una strategia di crescita e diversificazione del gruppo Fincantieri ai fini della difesa dell’eccellenza tecnologica e dell’occupazione.
Il dottor Bono è amministratore delegato di Fincantieri S.p.a. dal 2002, insignito dell’onorificenza di Cavaliere del Lavoro e di Cavaliere della Legion d’Onore, con ruoli importanti anche nell’associazionismo (Confindustria).
Sotto la sua guida Fincantieri è diventata leader mondiale nella progettazione e nella costruzione di navi da crociera e operatore di riferimento in tutti i settori della navalmeccanica ad alta tecnologia, dalle navi militari all’offshore, dalle navi speciali ai mega-yacht. Le scelte strategiche perseguite hanno trasformato Fincantieri in una grande azienda con una dimensione globale ed una proiezione internazionale testimoniata dalla crescita dei ricavi da 2,2 €miliardi del 2002 ai 5,5 €miliardi del 2018, un portafoglio ordini corrispondente a sei volte i ricavi ed un peso della componente all’esportazione pari all’82%.
Fortemente convinto dell’importanza del consolidamento del settore cantieristico europeo per affrontare un contesto competitivo sfidante e perseguire gli elevati standard tecnologici in rapida evoluzione, ha promosso l’alleanza con l’industria francese nell’ambito della difesa e della produzione delle navi da crociera. In parallelo, ha investito per la conservazione ed il rafforzamento della presenza in Italia, con l’intento di valorizzare i territori in cui sono localizzati i poli di progettazione ed i cantieri di Fincantieri. In Liguria in particolare, Fincantieri, attraverso la compresenza delle attività civili e militari, apporta ricadute importanti in termini di valore e di occupazione mentre, attraverso la società controllata CETENA - Centro per gli Studi di Tecnica Navale, indirizza e finanzia l’evoluzione tecnologica e la ricerca navale.
Riconoscendo la centralità del capitale umano per la competitività dell’azienda, in particolare dei giovani, ha promosso l’investimento in formazione, ha rilanciato una fattiva cooperazione tra industria ed università, concretizzatasi in progetti comuni di ricerca, nella promozione di dottorati di ricerca, di master e corsi di approfondimento in alcune discipline dell’ingegneria, con una crescente attenzione alle nuove tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni.
E’ un grande onore per l’Istituto di Economia Internazionale attribuire il premio “Francesco Manzitti” 2019 ad un imprenditore che ha avuto la lungimiranza ed il coraggio di rischiare, di cogliere le opportunità anche in periodi di crisi, assicurando un posizionamento strategico di mercato all’impresa che dirige. Tali risultati sono stati conseguiti puntando sull’innovazione, sulla formazione, sulle persone, e non da ultimo sui valori di responsabilità e spirito di servizio verso il territorio locale che trovano espressione concreta nell’impegno per la ricostruzione del nuovo ponte di Genova.